Libere donne in libere relazioni. Da Orvieto ci associamo alla protesta per il Congresso di Verona

L’ASSESSORATO ALLE PARI OPPORTUNITA’ E POLITICHE SOCIALI DEL COMUNE DI ORVIETO, LE ASSOCIAZIONI IL FILO DI ELOISA, L’ALBERO DI ANTONIA E LETTORI PORTATILI SI ASSOCIANO E CONDIVIDONO IL PENSIERO E LA PROTESTA DEI MOVIMENTI E DELLE ASSOCIAZIONI CHE SARANNO A VERONA IL 30 MARZO PER CONTRO-MANIFESTARE PACIFICAMENTE IN OCCASIONE DEL “CONGRESSO MONDIALE DELLE FAMIGLIE”

Facendo proprio il pensiero “LIBERE DONNE IN LIBERE RELAZIONI” dell’Associazione D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza –l’Assessorato alle Pari Opportunità e Politiche Sociali del Comune di Orvieto, nella persona della Vice Sindaco Cristina Croce, e le Associazioni Albero di Antonia, Lettori Portatili, Il Filo di Eloisa idealmente si uniscono alla contro-manifestazione indetta dalle Associazioni e dai Movimentiche sostengono e difendono i diritti di tutte le persone che non si riconoscono nei temi del Congresso Mondiale delle Famiglie che si terrà a Verona dal 29 al 31 marzo.
“Il Congresso mondiale delle Famiglie- affermano – è un evento che, cosa grave in uno stato laico, al di là del formale ritiro del patrocinio annunciato dal premier Conte, vede un pieno avallo del Governo Italiano, con la partecipazione di numerosi ministri mettendo sotto attacco tutti i diritti faticosamente conquistati dalle donne e dagli uomini negli anni ’70. Appare necessario quindi creare una nuova alleanza tra associazioni della società civile, con gli uomini e le donne delle tante associazioni e movimenti per difendere questi diritti che, se venissero disconosciuti, porterebbero il nostro paese ad un livello di arretratezza culturale senza confronti. È’ quindi di fondamentale importanza costruire una rete dove si parli un linguaggio corale, forte e costruttivo, necessaria, di fronte ai violenti e reiterati attacchi alla libertà di donne e uomini, in particolare ai diritti conquistati negli anni passati dall’iniziativa politica del movimento delle donne, che grazie alle battaglie democratiche insieme a chi si batteva per la laicità dello Stato, seppe imporre nella società italiana i temi dell’autodeterminazione, dei diritti e della libertà”.
In modo particolare, anche alla luce di tutti i fatti di cronaca che riportano quotidiane violenze e vessazioni fisiche e psicologiche sulle donne, non è pensabile sostenere un ideale di “famiglia naturale”- ovvero patriarcale e eterosessuale – poiché ad oggi risulta essere lo scenario con percentuali elevatissime, entro cui si consumano le violenze, a volte subdole e nascoste, spesso manifeste e assistite da parte dei/delle figli/e. In un momento così delicato per la nostra società in cui si registra un aumento delle discriminazioni soprattutto ai danni dei più deboli e una disoccupazione diffusa che penalizza in particolare le donne, servono interventi legislativi adeguati e non prese di posizioni che vanno contro la libertà e il rispetto della persona.”

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