Incontri con l’autore: diamo voce alla prima generazione di figli di immigrati

base_locandinaA3L’associazione “Il filo di Eloisa” partecipa, con il supporto del Cesvol di Terni, alla terza edizione di Incontri con l’autore, sul tema “2010 – Anno europeo della lotta alla povertà e dell’esclusione sociale” – INCONTRI SENZA CONFINE: diamo voce alla prima generazione di figli di immigrati.
In questo quadro, domenica 5 dicembre 2010, alle ore 17 alla Sala del Carmine, Loretta Fuccello conduce una conversazione con Ingy Mubiayi Kakese, scrittrice italiana di origine zairese e egiziana. Giovani studenti leggeranno brani tratti da opere della scrittrice, Pecore nere (Laterza, 2005) e Amori bicolori (Laterza, 2008).

Ingy Mubiayi Kakese, scrittrice italiana di origine zairese e egiziana, autrice di racconti all’interno delle raccolte Pecore nere (Laterza, 2005), Amori bicolori (Laterza, 2008) Italiani per vocazione (Cadmo,200), premiata nel concorso letterario di Eks&Tra con il racconto “Documenti, prego”, ha pubblicato nel 2007 con la collega Igiaba Scego il testo”Quando nasci è una roulette. Giovani figli di migranti si raccontano” (Terre di Mezzo), una raccolta di interviste a ragazzi delle seconde generazioni. Si è dedicata alla traduzione e all’insegnamento, collabora con riviste, associazioni e scuole con progetti interculturali nell’ambito dell’immigrazione; dal 2000 ha aperto nel quartiere di Primavalle a Roma la piccola e colorata libreria Modus Legendi, dove svolge attività di lettura e scrittura con adulti e bambini.

Nel testo Pecore nere, dove a Ingy si affiancano Gabriella Kuruvilla, Igiaba Scego e Laila Wadia, questa prima generazione di figlie di immigrati, nata o cresciuta in Italia, racconta la propria identità divisa, a cavallo tra il nuovo e la tradizione, una identità obliqua, preziosa, su misura. Nell’incrocio dei mondi e delle esperienze, tra integrazione e diversità, accoglienza e rifiuto, si colloca un nuovo orizzonte, una linea di confine “oltre”, una zona franca ancora da esplorare: tra noi e loro è già domani anche se ancora non lo sappiamo.

Ingy Mubiayi Kakese è nata al Cairo il 27/06/1972, da madre egiziana e padre congolese.
A quattro anni si è trasferita a Roma con la famiglia, dove ha sempre vissuto, salvo brevi periodi.
Si è laureata in Storia della civiltà arabo-islamica all’Università di Roma “La Sapienza”  Nel corso degli anni ha fatto parte di diverse associazioni, operanti prevalentemente nell’ambito dell’immigrazione. Si è occupata di traduzioni e insegnamento. Dal 2000 ha aperto una piccola libreria a Primavalle “Modus Legendi”, dove oltre alla lettura si dedica alla scrittura.

Dal 2003 con l’ Associazione socio culturale Villa Carpegna fa parte del progetto “Una città per tutti”, che prevede l’insegnamento della lingua italiana a stranieri e l’organizzazione di eventi culturali. Dal 2004 insegna lingua araba presso il 1° Circolo Didattico “P.Maffi”. Nel 2004 è stata premiata nell’ambito del concorso letterario di Eks&Tra con il racconto “Documenti, prego” pubblicato nell’antologia La seconda Pelle ed. Eks&Tra 2004.

Nel 2005 sono apparsi suoi racconti nella rivista Nuovi Argomenti, Mondadori e nell’antologia Italiani per vocazione, ed. Cadmo, come anche nella rivista on line El ghibli. Sempre nel 2005 è uscita l’antologia “Pecore Nere” ed. Laterza, in cui sono raccolti due racconti. Ha collaborato a progetti teatrali con l’Associazione Culturale Racconti Teatrali-Produzione spettacoli e con l’Ass. “Apollo 11- Portico 47”, entrambe di Roma; oltre a vari progetto d’intercultura rivolti alle scuole. Nel 2007 è uscito il testo Quando nasci è una roulette. Giovani figli di migranti si raccontano edito da Terre di Mezzo, a cura di Ingy Mubiayi e Igiaba Scego, dove vengono raccolte e raccontate interviste a ragazzi delle seconde generazioni. Nel 2008 è uscito “Amori bicolori” ed. Laterza e sempre in quest’anno un saggio dal titolo “Lo sguardo al contrario: ironia come strategia letteraria”in Lingue e letterature in movimento a cura di Silvia Camilotti, Bononia University Press. Nel 2010 ha contribuito con un racconto all’antologia “Permesso di soggiorno” ed. Ediesse.

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