Continuano gli incontri di “Spiragli”. Madri e figlie in poesia tra identità e differenziazione

immagine fune rossaSabato 12 marzo 2016 da Valvola

Continua a Orvieto il ciclo di “Spiragli” organizzato dall’associazione culturale “Il filo di Eloisa”. Si tratta di proposte di lettura e di incontri con le autrici che l’associazione femminile rilancia per ricordare, con un piccolo ma significativo calendario, un progetto analogo che negli anni Novanta era stato condotto da Eloisa Manciati, nel suo ruolo di addetta all’Ufficio Cultura del Comune, con la presentazione di molte e significative rappresentanti del pensiero femminile nazionale. Proposto e dal Filo di Eloisa, “Spiragli” si svolge in collaborazione con il locale Valvola in Piazza del Popolo, l’associazione Lettori Portatili e le edizioni La Vita Felice.
Dopo il primo incontro dedicato a “Pane e Poesia Ψωμι και ποιηση”, che ha visto con successo la presentazione dell’omonima antologia poetica bilingue (italiano e greco) curata dall’Associazione Ciprioti in Italia NIMA, il prossimo appuntamento avrà come tema la poesia contemporanea di lingua inglese che indaga, sotto molteplici aspetti, la complessità del rapporto tra madri e figlie.

Sabato 12 marzo alle ore 17,30 presso Valvola in Piazza del Popolo, verrà infatti presentata l’antologia “La tesa fune rossa dell’amore. Madri e figlie nella poesia contemporanea di lingua inglese”, edita da La Vita Felice a cura di Loredana Magazzeni, Fiorenza Mormile, Brenda Porster, Anna Maria Robustelli. All’incontro, coordinato da Angelica Ridolfi, saranno presenti le curatrici. Collaborano alle letture Diana Bettoja, Emma Cheeseman, Emanuela Leonardi.

Questa straordinaria antologia bilingue (italiano e inglese) raccoglie sessanta testi di quaranta

autrici di lingua inglese di varia nazionalità, in prevalenza compresi nell’ultimo trentennio-quarantennio, e due saggi di Silvia Vegetti Finzi e Anna Salvo. I brani poetici, raccolti e tradotti dalle curatrici per aree tematiche, come sottolinea Fiorenza Mormile nell’introduzione al libro, trattano questo rapporto complesso e sfaccettato da varie angolature, con sorprendente onestà e autenticità, illuminandone aspetti inediti in positivo e in negativo.

Il tema del rapporto madre-figlia, del corpo a corpo che le avvince, “ha una portata universale – sottolinea da parte sua Silvia Vegetti Finzi – pertiene all’umanità; richiede di inoltrarsi in spazi sconosciuti, in vissuti che debordano dalla sintassi e dalla grammatica, che sfidano la logica aristotelica, l’ordine geometrico del mondo, la gerarchia dei valori. Il legame che connette madri e figlie non ha eguali perché solo la genealogia femminile procede sfilando di corpo in corpo. Solo le donne si contengono, come le matrioske russe, l’una nell’altra.”

La scelta dei testi del volume procede anche sulla linea evidenziata nel suo saggio da Anna Salvo, che evidenzia come l’amore per la madre non sia affatto vicenda semplice. “Nel mondo affettivo

delle donne – scrive, e i versi di queste poetesse lo dimostrano – la madre non è un paese del cuore definibile una volta per tutte e non si presenta né vive come un oggetto perfettamente intero,

perfettamente afferrabile, integro o irradiato da una sola luce. Bisognerà fare i conti con il portato di affetti forti, attraversati da una ambivalenza irriducibile: amore e odio, passione e rancore,

struggimento e rimproveri, attaccamento e invidia.”

Un’occasione, dunque, questa offerta dal Filo di Eloisa, per dibattere di un tema molto indagato dalla filosofia e dalla psicologia del femminismo e per trovarsi a contatto, forse sorprendentemente, con autrici che hanno saputo illuminarlo, con potenza e incisività, attraverso la parola poetica.

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